Trattamento conservativo del Tunnel Carpale
il 21 novembre 2007, ha detto...
Qual'è la terapia?
Perchè sulla voce del sito S. Guillain Barè non ho trovato nulla?
Sul sito alcune voci sono in lavorazione, ma prima di pubblicarle, volevo leggere le vostre mail per integrare tutte le notizie e dare un'informazione il più possibile completa e sintetica.
Per quanto riguarda la terapia, anche se molto interessante rimando a siti specialistici riguardanti la gestione della terapia della S. di Guillain Barrè.
NINDS GBS
GBS support group
Medline Plus GBS
GBS/CIDP Foundation
La compressione del nervo mediano al polso è la neuropatia compressiva dell’arto superiore più frequente.
Colpisce maggiormente il sesso femminile in una fascia di età compresa tra i quaranta ed i sessanta anni.
Una diminuzione dello spazio all’interno del canale del carpo causa una sofferenza del nervo.
Di solito la compressione si manifesta sintomatologicamente con dolore e parestesie ( formicolii ) sulle prime tre dita e con peggioramento durante lavori di forza ripetitivi.
Talvolta la sindrome del tunnel carpale si può manifestare in gravidanza a causa di fattori ormonali e di un edema generalizzato.
Nello stadio iniziale della compressione, quando cioè i sintomi compaiono prevalentemente di notte, si può tentare un trattamento conservativo con l’ausilio di un tutore di riposo del polso in materiale termoplastico confezionato su misura da utilizzare per almeno tre mesi. L’uso del tutore ha come scopo quello di riportare la mano (restituire alla mano) ad uno stato di “equilibrio” liberandola da tutti quei compensi e atteggiamenti viziati che presumibilmente hanno dato inizio alla sindrome. Di conseguenza i tessuti e le strutture all’interno del canale potranno essere reinserite in un più corretto posizionamento della mano e godranno di una maggiore facilità di scorrimento lavorando secondo assi fisiologici di movimento. E’ inoltre importante non trascurare nel programma riabilitativo le articolazioni che si trovano più a monte, come la spalla, promuovendo un ripristino dell’armonia del ritmo scapolo-omerale al fine di reintegrare l’arto in toto in uno schema gestuale che risulti il più fisiologico possibile.